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un gusto nella mente di Dio

31 gennaio 2008

Adina mi ha citato per l’ultimo meme in voga. La ringrazio per la nomination e per la stima che mi accorda. Non prendo il testimone perchè ce n’è gia stato uno praticamente uguale qualche mese fa, e in quell’occasione ho dato quanto potevo. Le faccio invece un regalo, un meme diverso da girare ad altri 5 blogger, di cui solo 3 del food&wine, giusto per non scervellarsi tutte le volte  e sperare che non sia troppo autoreferenziale. L’idea è vecchia, nata da un libro molto deludente in cui però è interessante il seguente passaggio:

“In altre parole la ricetta suddetta dimostra che agnello e albicocche sono una di quelle combinazioni coesistenti da sempre in un rapporto che non è di semplice complementarietà ma sembra partecipe di un più alto ordine di ineluttabilità: un gusto nella mente di Dio. Simili accostamenti possiedono la qualità di una scoperta logica: bacon e uova, riso e salsa di soia, Sauternes e foie gras, tartufi bianchi e tagliolini, steak-frites, fragole e panna, agnello e aglio,  Armagnac e prugne, zuppa di pesce e rouille, pollo e funghi.” (John Lanchester, Gola, TeaDue)

E’ bello un gusto nella mente di Dio, un’immagine adeguata al concetto che vuole esprimere: due sapori a tal punto si compenetrano in una vicendevole esaltazione esponenziale che li percepiamo come qualcosa di preesistente, di già dato. Avrei qualche riserva su pollo e funghi, ma il resto ci sta tutto. Il mio personale catalogo comprende alla rinfusa:

  • granita di caffè e panna
  • parmigiano e balsamico
  • uova e carciofi
  • finocchi e arance
  • burro e alici
  • lenticchie e basilico
  • asparagi e cannella
  • cioccolato e arance amare
  • radicchio e taleggio
  • salmone e aneto
  • wurstel e senape
  • fegato e cipolle
  • baccala e peperoni
  • pizza e mortadella
  • habanos e champagne

Sono 15 gli accostamenti da citare (Oddio saranno troppi? Meglio 10?). Adina, è tutto tuo.

13 commenti leave one →
  1. 31 gennaio 2008 6:51 PM

    “Ci rendi felici”, ipse dixit.
    Passi a ritirare il premio?

    ciao

    Fabrizio&Chiara del Monolocale

    (belli gli accoppiamenti “divini”)

  2. 31 gennaio 2008 10:30 PM

    o mio dio!!! questo non è un meme, è uno s-cervellamento! :-) ora… l’ora è tarda e non so se ce la fo… ma domani mi applico! :-) ma pensa te in che guaio mi son messa…

  3. Jacopo permalink
    1 febbraio 2008 12:26 PM

    Pane burro e zucchero – pane burro e zucchero – pane olio e sale – pane acqua e zucchero (valgono tre ingredienti ? il pane non posso proprio lasciarlo fuori) :-D

    E ti sei meritata anche la mia “nomination” :-D
    http://viaggi-cucina-e-io.blogspot.com/2008/02/top-ten.html

  4. 1 febbraio 2008 2:01 PM

    Ho scoperto il tuo sito grazie al premio che ti ha assegnato Jacopo. Brava. (purtroppo non ho il tempo per gironzolare per internet e mi perdo sempre qualcosa). Ma ora che ti scoperta…
    Paola

  5. 1 febbraio 2008 3:18 PM

    assolutamente contrario a pizza e mortadella.

  6. 1 febbraio 2008 4:35 PM

    @Paola
    Il piacere è reciproco e anch’io ti scoperto attraverso il post di Jacopo. Allora ci sentiamo…

    @Prievadat
    E perchè? Se sei romano stai quasi bestemmiando.

  7. 1 febbraio 2008 9:05 PM

    ma forse prievadat pensa alla pizza normale… e forse tu intendi la pizza bianca? io la pizza bianca la adoro, e solo a roma è fantastica (a milano non esiste proprio). con la mortazza, e con la ricotta romana no? :-)

  8. 1 febbraio 2008 10:46 PM

    @Adina
    Qui pizza e mortazza è un must, io mi ci rotolerei dentro. Pizza e ricotta è meno libidinoso, ma sicuro più antico. Alle elementari usava un nonsense che recitava “pizza, ricotta, oreste bum”.

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